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2-3 Luglio - Arezzo Wave e Il Foglio Letterario


Concludere la tre giorni di Arezzo con un consuntivo finale è il minimo per un evento che ha 30 anni sulle spalle ed è molto più giovane di certi carapaci che si vogliono spacciare ancora per adolescenti.

Nel post precedente avevo tirato giù due righe per mettere in luce i gruppi che si erano esibiti durante la prima serata. Sforzo inutile perchè sulla pagina ufficiale di Arezzo Wave trovate tutte le info necessarie relative alle band e alle loro esibizioni live. Cliccate quindi QUI per sapere com'è andata con i DeWolff, i Dubioza Kolectiv e gli altri set del bill.

Io mi prendo solo la briga di dire che l'affluenza è stata al di sotto delle mie aspettative. La gente che è girata si è dimostrata curiosa e attenta, spulciava tra le bancarelle del Flea Market non disdegnando niente, pure noi che siamo una casa editrice indipendente e che con la musica c'entriamo giusto di striscio per via di qualche titolo nel catalogo.

Però se basta una partita di calcio a tener lontane un botto di persone da un evento storicamente e culturalmente rilevante come Arezzo Wave allora vuol dire che forse ci meritiamo sta fuffa a grappoli che ci propina la classe dirigente attuale; e intanto i festival si fanno più radi, le associazioni chiudono i battenti, gli eventi diventano sempre più un circolo chiuso in cui ce la si canta e la si suona da soli.

Ti vien da pensare che ha fatto bene il Rototom a sloggiare dall'Italia per accasarsi in Spagna, dove evidentemente hanno un senso di civiltà che trascende l'esistenza del solo pallone.

Chiusa la parentesi polemica ringrazio Mauro Valenti, Toya e l'organizzazione tutta di Arezzo Wave: noi del Foglio Letterario ci siam trovati benissimo e tutti i volontari si sono fatti in mille per esaudire ogni piccola richiesta, da un cazzillo di riduttore a un bancale che per fortuna poi non ci è stato più necessario.

Per quanto riguarda la vendita dei libri abbiamo registrato dei dati di vendita importanti. La folla non oceanica ma quantomeno marina ha indirizzato i propri gusti in modo eterogeneo, spaziando dalla narrativa, specie tascabile, alla saggistica, cinema su tutti.

I titoli più venduti sono stati:

Bukowski, racconta! Black metal: il sangue nero di Satana Frutta fresca per verdure marce

In generale la curiosità si è riversata in egual misura su tutto il nostro catalogo: grazie quindi a tutti i visitatori!

Ed ora ecco una nuova e conclusiva carrellata di personaggi bizzarri che hanno osato avvicinarsi al nostro stand, mostrando un'audacia e un coraggio quasi fuori dal comune, se non dalla provincia!

IL POSER

Arriva sfregandosi le mani e leccandosi i baffi. Passa in rassegna lo stand, sfogliando tutti i libri. Tutti. Ha uno sguardo famelico paragonabile solo a quello del ragazzino che si cimenta per la prima volta con la visione di un film porno. Poi, quando è arrivato alla fine del banco, ti lacera il cuore con una domanda spiazzante. "Scusa", ti fa, "ma ce l'avete l'ultimo di Fabio Volo?". Quando il pronto intervento ti ha rianimato ti rendi conto che alla fine non ha comprato niente. Oltre al danno la beffa.

IL CRITICO MUSICALE ENTUSIASTA

Sfoglia il catalogo di musica ed esulta ad ogni band recensita o descritta. Se si accompagna ad amici li rende partecipe del suo godimento.

"Guarda!", gioisce, "hanno persino scritto dei Kvist!".

IL CRITICO MUSICALE RILUTTANTE

Sfoglia il catalogo di musica e ha da ridire ad ogni band recensita e descritta. Se si accompagna ad amici li rende partecipe del suo disgusto.

"Guarda", mugugna, "si sono persino permessi di recensire i Kvist".

L'AMICO DELL'AUTORE

All'apparenza è un curioso come tanti, salvo poi urlare in mezzo alla gente facendola saltare per aria come in un campo minato. Afferra la copia di un libro e te la porge gridando che l'ha scritto un suo amico che non vede da tanti anni. Lacrima e compra tutte le copie presenti allo stand. Va via con la borsa colma , chiamando al telefono amici e parenti per informarli dell'accaduto.

L'AGNOSTICO

Guarda lo stand da lontano, sforzandosi di ignorarne l'esistenza. Quando alla fine la sua ragazza lo trascina con sè a vedere quali libri si vendono, lui ha un moto di rabbia.

"Ma insomma!", urla, "lo vuoi capire o no che a me di leggere non me ne frega niente? Vivo lo stesso, cazzo!".

L'ATEO

Simile all'agnostico, però a differenza sua non crede per niente al valore della lettura.

IL DISSIDENTE

Come l'agnostico, però lui è proprio contro il valore della lettura.

IL DIFFIDENTE

Studia il libro, ti guarda, studia il libro, ti guarda, studia il libro, ti guarda.

"Ma voi", fa alla fine, "davvero non chiedete soldi per la pubblicazione?".

"No", gli rispondi.

Studia il libro, ti guarda, studia il libro, ti guarda, studia il libro, ti guarda.

"Perchè io ho nel cassetto una silloge poetica sugli amore irrealizzati", dice, "interessa?".

Ovviamente non compra niente.

IL POSTICIPATORE

Chiede di tenergli da parte l'ultima copia di un libro in esposizione. Non dategli retta: non tornerà mai. Se proprio volete essere certi del suo ritorno chiedetegli di lasciarvi un documento di identità, ma anche in questo non è certo che possa tornare. E' più che facile che sia già riuscito ad emigrare in Paraguay.


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