Stemperare su immigrazione, clandestinità e fondamentalismi
Si fa con un raccontino del genere.
Al bar di Mario il geometra Zenone sfoglia il quotidiano davanti a un bel caffè brunito.
“E quindi”, dice “Pare davvero che Giuliano Pisapia voglia dare 350 euro alle persone che ospitano gli immigrati”.
“Bè, meno male…”, abbozza l’assessore alle politiche giovanili Abbozzo “…almeno si incentiva la carità cristiana in modo più pratico. E non dimentichiamo che siamo noi i primi immigrati!”.
“Spatraffole!”, replica Pistozzi, leghista puro e duro che si è fatto tatuare il tragitto del Po da Crissolo fino a Porto Tolle sulla schiena, diramazioni incluse. “Si danno 500 euro ai maggiorenni, 500 euro agli insegnanti, 350 euro a chi importa i negher manco fosse uva nettarina e a noi italiani quando ci si pensa?”.
“Ma sarebbe ora che si investisse in uno Stato Sociale vero, equo e giusto…”, obietta il giovane Acido, rapper corrosivo di periferia.
“E non c’è mica da vantarsi per questo!”, fa Pistozzi “E i nostri Marò ancora in India? E Fabrizio Corona ancora a cercarsi un lavoro? E Renzo Bossi ancora a zappare la terra? Ma perché non li diamo a loro sti 350 euro, che ne hanno davvero bisogno?”.
“Richtig, schwanz!”, conferma il fantasma di Otto von Bismarck che aleggia sopra i loro capi “Voi prendere esempio da grande donna Meloni: prima celebra bontà del presepe e poi mette in culo suo senso dichiarando incostituzionale herr Pisapia! Lei vera ereda di osteria dei Tre Merli, kamm schlampe!”.
Plaude ironicamente l’ateo apolitico atarassico Arturo, agitando ostentatamente la sua copia del ‘Fatto Quotidiano’. Non lo legge mai, ma quando entra alle Poste la fila si squarcia come il Mar Rosso con Mosè e dagli sportelli automatici escono quaglie fritte e condite.
“Bravi, eh, bravi tutti! Intanto però voi state qui al calduccio mentre muoiono migranti in Grecia, in Libia si affondano gommoni e ovunque Schengen viene messo in discussione!”.
“No!”, ruggisce Tano il meccanico, scattando in piedi “Ho parcheggiato la Panda a Schengen in divieto di sosta, ieri!”, e scappa via, piangendo e maledicendosi per non aver voluto pagare il parcheggio a pagamento nelle righe blu del centro cittadino.
“Però intanto lo sapete almeno perché fino a ieri la Svezia era al primo posto in Europa per quanto riguarda l’accoglienza dei profughi?”.
“Perché mancavano coltivatori di waldstenie ternate?”, prova l’ambientalista Pozzi.
“Ma si sa che alle svedesi non basta mai!”, ride, e lo fa solo lui, il provetto comico sciagura.
“La Svezia qual è, quella di Cicciolina?”, chiede il vecchietto col bianchino a Mario il barista.
“Negher!”, sbotta Pistozzi, pigiando il pugno sul bancone e facendo schizzare per aria un vermouth, due spremute d’arancio e il bianchino del vecchietto da bar che, per il dolore, schiatta sul colpo. “La colpa è sempre e solo dei negher!”.
Il finimondo si scatena subito dopo: un cargo di un milione e trecentomila profughi attracca al bar utilizzando Pistozzi come molo: verrà spiallato dal muro solo nel giugno del 2016. Otto Von Bismarck per la paura chiede asilo politico in Germania, ma venendogli negata prova a suicidarsi, inutilmente. Una delegazione di pornostar ungheresi preleva la salma del vecchietto col bianchino, a cui si accoda, con eretta partecipazione, il resto del bar. Rimasto da solo Tarocco il cartomante si accende dal fondo del locale una sigaretta.
“E che si fotta Sirchia”, mugugna suggendo come se non vi fosse domani.
Tutt’attorno solo caos e distruzione.
Il geometra Zenone nel frattempo è arrivato tranquillo in fondo al quotidiano, nella sezione dei programmi televisivi.
“Per fortuna stasera c’è ‘Junior Masterchef ’ edizione Puerto Rico”, dice finendo di sorseggiare il suo caffè.